10 marzo, 2004

Mozambico: comboniane, troppi silenzi sul traffico di organi di bambini

[RedazionePortale] Mercoledì, 10 marzo @ 17:48:36 CET Di Redazione. *** 10.03.04
Dopo le Serve di Maria, le Comboniane del Mozambico si uniscono all’appello per “rompere il silenzio” – “Break the silence” – sulla scomparsa dei bambini, vittime dei trafficanti di organi. La Provinciale delle 60 comboniane del paese africano, suor Angelina Zenti, italiana, si rivolge ora al proprio paese di origine. Le suore comboniane rilevano infatti che mentre i mezzi informativi internazionali, tra cui “Radio Exterior de Espana”, giornali e agenzie online, sia portoghesi che mozambicane, continuano ad informare sul caso della scomparsa di bambini e del ritrovamento di corpi mutilati, in Italia continua a regnare il silenzio, slavo pochissimi casi e legati per lo più al mondo missionario. ”Nel Vangelo dell'altra domenica – spiega suor Angelina Zenti – abbiamo letto ‘chi accoglie uno di questi piccoli accoglie me...’. E dunque, che dire della nostra situazione? Veramente, il demonio lavora e chi smentisce la gravità della situazione e presenta una versione della cosa contraddittoria fa pensare che il demonio abbia dei buoni collaboratori. Ma è ancora il Vangelo che ci ricorda: certi tipi di demoni si scacciano solo con la preghiera. Unitevi a noi in questa lotta per la verità, per la libertà e per la vita”. L’appello, riportato in Italia da “Femmis”, il sito internet delle Missionarie Comboniane, sottolinea inoltre che a Nampula, dopo l’assassinio della missionaria luterana Doraci Edinger, avvenuto dieci giorni fa, c’è un’aria pesante di silenzio e intimidazione. “E così pure silenzio pesante si respira passando nei pressi della grande tenuta sulla stessa strada che porta al monastero” “State tranquilli – scrivono le suore – qualsiasi cosa succeda, noi ci mettiamo nelle mani di Dio e Lui non ci abbandonerà". Fonte: Femmis

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